lunedì 23 luglio 2012

INTERVISTA A STEFANIA GIUSTI Responsabile Mobilità PD Roma

Le uscite promosse da tredicinbici si sono concluse con due dibattiti alle feste dell’Unità contemporaneamente attive sul territorio. In entrambe abbiamo avuto il piacere  di confrontarci con Stefania Giusti che ha sostenuto con convinzione  progetti utili ad incentivare l’uso in sicurezza di questo mezzo di spostamento. Il 16 giugno, insieme a Eugenio Patané, Presidente del PD Roma alla Festa al “curvone” di OstiaLido e il 29 giugno alla Festa ad Ostia Antica, assieme a Michele Meta, deputato PD in Commissione Trasporti.  Il tema  della ciclabilità ha investito anche la Festa Democratica romana a Caracalla: in questa occasione Stefania Giusti ha coordinato un dibattito dal titolo “UN NUOVO PATTO PER LA MOBILITA’: IL SISTEMA CICLABILE”, decisamente di buon auspicio per il futuro di Roma!

D. In questi mesi il tema della mobilità in bicicletta sta un po’ ovunque crescendo in popolarità e viene generalmente richiesta una maggior attenzione da parte delle Istituzioni sull’argomento. Il nodo di fondo è quello di smettere di relegare le due ruote esclusivamente al tempo libero e allo sport, ma di considerarlo come un vero e proprio mezzo di trasporto tra gli altri, con spazi e regolamenti dedicati, soprattutto per garantire la sicurezza dei cittadini in bicicletta. Tu cosa ne pensi?
R. Sono assolutamente d'accordo con l'idea che, anche a Roma, come avviene in tutte le principali città europee, bisogna iniziare a considerare la bicicletta un mezzo di trasporto per gli spostamenti quotidiani, e non solo per i week end. In una città dove, in media, abbiamo un veicolo a testa e caratterizzata da uno sviluppo urbanistico molto estensivo, il ruolo della bicicletta può essere prezioso per integrare il trasporto pubblico come mezzo di adduzione alle principali linee di metro e autobus, al posto dell'automobile. C'è molto da fare per arrivare ad un obiettivo di questo genere, ma il primo passo è, appunto, essere consapevoli di questa potenzialità, per lavorare da subito in quella direzione quando, speriamo, torneremo al governo di Roma.
D. Noi siamo convinti che il XIII Municipio, pianeggiante e dotato di ampi spazi, offra  un territorio particolarmente favorevole e la sua popolazione potrebbe ottenere molti vantaggi da un efficiente sistema della ciclabilità, qual è la tua opinione?
R. E' assolutamente vero: un territorio come quello del municipio XIII, per le sue caratteristiche fisiche, ma anche economiche e sociali, si presta meglio di altri, a Roma, all'utilizzo della bicicletta. Prima di tutto, in base all'idea di prima, perché “servito” da una linea strategica del trasporto pubblico, che oggi è assolutamente inadeguata, ma che dovrà trasformarsi in una vera e propria metropolitana di superficie. Ma anche perché le caratteristiche del territorio rendono assolutamente possibile, con i dovuti adeguamenti per la sicurezza, utilizzare la bicicletta per tutti quegli spostamenti locali (scuole, negozi di vicinato, servizi) che oggi si svolgono prevalentemente in macchina e per i quali, invece, la bicicletta potrebbe essere un'ottima alternativa.

D. Quali novità ha portato la recente approvazione dall’Assemblea Capitolina del Piano Quadro della Ciclabilità?
R. Il Piano Quadro è uno strumento assolutamente fondamentale per promuovere la mobilità ciclabile nelle città. Peccato che la Giunta Alemanno se lo sia tenuto nel cassetto per 3 anni, dopo il lavoro puntuale che era stato fatto nel 2008 prima dalla Giunta Veltroni e poi da tutti i Municipi, che avevano avanzato numerose proposte. Oggi il Piano approvato prevede di realizzare una rete di 1000 km di piste ciclabili, tra portanti e locali, in tutta la città di Roma. E' un passo importante, che speriamo dimostri una volontà SERIA di impegnarsi su questo tema, ma è importante comprendere che per “diffondere la cultura della mobilità ciclabile” non basta approvare un piano, ma è necessario lavorare tutti giorni anche sugli aspetti che possono sembrare marginali: stalli in sicurezza nelle stazioni, orari più lunghi per il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici, manutenzione delle piste esistenti...Questi interventi, nel loro complesso, contribuiscono alla strategia di fondo e da questi si distingue un impegno reale da uno “sulla carta”.
D. Noi tutti ci auguriamo che in primavera potremo tornare finalmente ad amministrare questa città e a restituire a Roma la dignità che merita: quali potrebbero essere in successione i provvedimenti possibili nell’immediato e a medio-lungo termine per portare la Città Eterna a livelli paragonabili ad altre capitali europee?
R. Porsi obiettivi secondo precise scadenze temporali, credo sia il sistema migliore per raggiungere l'obiettivo di portare la mobilità ciclabile, in cinque anni di consigliatura, dall'odierno 0,4-0,5% ad un possibile 10% del complessivo sistema della mobilità. Sarà importante prevedere anche un riassetto della struttura amministrativa, puntando ad accorpare tutte le competenze che oggi sono suddivise in diversi assessorati e dipartimenti capitolini. Poi, bisognerà individuare e iniziare a realizzare, nell'ambito del Piano, sia gli assi portanti del sistema ciclabile, sia selezionare le aree in cui creare da subito anche il sistema locale, con un sistema a rete più capillare. Accanto agli interventi sulle infrastrutture poi, bisognerà agire sia sulle regole (penalizzazione sosta in doppia fila, trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici) che sulla cultura (stalli nelle scuole, parcheggi nei nodi di scambio, progetti ad hoc per incentivare l'uso). Non basta una sola di queste azioni per raggiungere l'obiettivo di lungo periodo, ma una verifica puntuale degli obiettivi intermedi consentirà anche alla Città Eterna di avvicinarsi agli standard europei e godere di tutti quei benefici, ambientali, di salute pubblica e di mobilità, di cui molti cittadini europei godono già da alcuni anni.


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